Abbiamo atteso qualche giorno per assumere una posizione perché volevamo verificare approfondire il percorso amministrativo che il Dirigente Generale ha tracciato e che l’Assessore ha illustrato nell’incontro del 25 u.s.
Non sono chiari alcuni passaggi anzi, se le richieste di chiarimento che abbia sollevato sia nel corso dell’incontro sindacale sia in sede di audizione presso la V Commissione Legislativa all’ARS resteranno senza risposta, quelli che in atto sono dei sospetti sulla fattibilità del percorso diventeranno certezze.
Il percorso illustrato giorno 25 u.s. prevede alcune fasi e l’adozione di altrettanti provvedimenti.
Di tutto ciò conosciamo solo i titoli, non il contenuto.
L’Assessore ha fornito alcuni dati del progetto esecutivo dei 6 milioni che la legge ha destinato al potenziamento dei CPI in materia di politiche attive del lavoro. L’Assessore ha tenuto a precisare che l’obiettivo è di erogare politiche attive alle donne in condizioni disagiate e che a tale scopo saranno impiegate le seguenti le figure professionali:
- orientatore,
- psicologo,
- esperto del mercato del lavoro,
- esperto in auto imprenditorialità
- mediatore culturale,
- legale esperto in violenze di genere,
- amministrativo
- operatore informatico
Il progetto sarà trasmesso al DRT per il parere di congruità e successivamente alla Corte dei Conti.
- Qui sorge la prima riflessione:
Si parla di acquisire un parere preventivo della Corte dei Conti che non esiste più da quanto sostiene l’Autorità’ di Gestione;
- Seconda riflessione:
Se il progetto contiene solo i 6 mln del bilancio regionale non ci sarebbe la necessita’ di inviarlo alla Corte dei Conti che verifica la legittimità’ degli atti a valere del FSE;
- Terza riflessione:
perché si invia prima il progetto esecutivo e dopo la convenzione quando la procedura, come da manuale FSE in caso di assegnazione in house providing, prevede esattamente il contrario?
Al momento non si comprende cosa contemplerà l’atto di convenzione
Sicuramente il Dirigente Generale ci fornirà’ una risposta credibile ed allora i nostri sospetti saranno fugati. In mancanza di spiegazioni attendibili, l’accusa lanciata in sede di V Commissione Legislativa dal Deputato rappresentante del Movimento 5 Stelle, seconda la quale i ritardi accumulati nella procedura sono addebitabili al Dirigente Generale, confermerà a carico del vertice burocratico del Dipartimento Lavoro un comportamento dilatorio di una gravità inaudita.
La fase successiva alla improbabile registrazione preventiva del progetto esecutivo, prevista per metà di settembre 2017 sarebbe quella della pubblicazione di bando unico di reclutamento che includa non solo i lavoratori impegnati nel progetto esecutivo dei 6 milioni ma anche quelli del secondo progetto esecutivo dei 60 milioni per le azioni integrate destinati alle famiglie in SIA. Poi tutti al lavoro in una unica soluzione sostiene l’Assessore. Anche questo progetto seguirebbe la stessa procedura ma con un tempo di registrazione spostato di circa un mese quindi a ottobre 2017.
Sia chiaro che riconosciamo all’Assessore un impegno concreto e continuiamo a credere nella sua azione politica ma ciò potrebbe non bastare se il Dirigente Generale non precisa.
Se non convoca le OO.SS. e il Ciapi di Priolo, così come già richiesto nel corso dell’incontro del 25 u.s, al fine di aprire realmente un confronto al tavolo tecnico, sulla tipologia contrattuale, sul regime di acconti dei finanziamenti da adottare posto che la programmazione 2014/2020 non pone limiti, sullo strumento di rendicontazione da applicare se in UCS o a costi reali, sulla durata del progetto, sulle sedi da attivare comprese quelle dei CPI, su quale piattaforma caricare i dati da offrire al controllo degli organi preposti, sulla ragione del mancato accorpamento delle risorse delle delibere della Giunta regionale 224 con quelle della 330;
Auspichiamo che il confronto avvenga nell’immediatezza come da richiesta già’ inoltrata, e che non si complichi sul piano politico (considerata che è prossima la campagna elettorale) più di quanto non lo sia sul piano tecnico. A noi interessa il merito delle cose e che i lavoratori ritornino al più presto al servizio dei cittadini siciliani.
In mancanza di risposte la protesta sarà inevitabile.
(A.P)