La Direzione Regionale INPS al fine di individuare il corretto termine prescrizionale da applicare alle prestazioni temporanee di varia tipologia (fra cui malattia, maternità , permessi L.104 ecc.), dopo la dichiarazione fatta dall’ente di non avere corrisposto le somme ai lavoratori, a suo tempo conguagliate nelle denunce Uniemes, a partire da aprile 2015 fino a giugno 2016 e dopo il rinvio dei flussi di regolarizzazione per un importo corrispondente alle somme già indebitamente conguagliate, l’Avvocatura Regionale dell’ inps ha riconosciuto il diritto alla prestazione, nel caso di specie, con l’autorizzazione al conguaglio, esprimendo l’orientamento che i ratei non riscossi dal lavoratore, si prescrivessero in cinque anni, come accade nel caso di ratei non liquidati e dovuti a seguito di pronunzia giudiziale dichiarativa di tale diritto. Questa interpretazione, come avvertiva il coordinatore legale distrettuale, non è stata ancora vagliata dalla giurisprudenza e da qui la richiesta di parere inviata alla Direzione Centrale Ammortizzatori Sociali.
L’orientamento espresso dalla sede regionale INPS, che apprezziamo e condividiamo, purtroppo, non è stato confermato dalla Direzione Centrale. Pertanto,secondo il parere della Direzione Centrale il termine di prescrizione della malattia, maternità , L- perm. 104 resta fermo ad un anno. Quindi le prescrizioni delle varie indennità vantate dai lavoratori interessati , vanno valutate una per una.
Consigliamo ai lavoratori , di inoltrare all’INPS di competenza richiesta di pagamento dell’indennità dovuta e in caso di rigetto di inoltrare idoneo ricorso al Comitato Provinciale INPS competente per il tramite di un patronato. La UIL come sempre è a disposizione degli iscritti che vorranno essere assistiti.