FORMAZIONE PROFESSIONALE, LA UIL SCUOLA CHIEDE REGOLE CERTE
PER IL RIENTRO IN SERVIZIO DI TUTTO IL PERSONALE STORICO
La Uil Scuola Sicilia manifesta soddisfazione in merito all’approvazione, da parte dell’ARS, del collegato alla legge finanziaria che obbliga gli enti gestori della formazione professionale ad attingere dal bacino degli operatori già presenti nell’Albo.
L’auspicio è che l’Amministrazione Regionale si faccia garante con le parti sociali e con gli stessi enti gestori di convocare un tavolo finalizzato a stabilire con chiarezza criteri uguali per tutti i soggetti coinvolti e recuperare così il personale storico del comparto.
“Per noi – spiegano Claudio Parasporo e Ninni Panzica, rispettivamente segretario generale e coordinatore della Formazione della Uil Scuola Sicilia – i termini non possono che essere quelli dell’allegato 12 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro vigente”.
Il sindacato esprime inoltre una valutazione positiva in merito all’approvazione dell’emendamento aggiuntivo che il governo ha portato in aula, seppure senza il confronto più volte richiesto dalle organizzazione sindacali , con il quale si fissa entro il termine di centoottanta giorni il rientro in servizio degli operatori degli ex sportelli multifunzionali.
“Attendiamo – aggiungono i due sindacalisti – di conoscere l’effettivo fabbisogno dei centri per l’impiego e il relativo piano di utilizzo dei soggetti al fine di verificare se tutti le 1800 unità del settore della formazione potranno rientrare a lavoro”.
Le perplessità del sindacato sono legate a quanto emerso nel corso degli incontri ad oggi tenutisi con l’assessorato al ramo, e nei quali veniva prospettato il rientro in servizio delle sole figure specialistiche e di un numero esiguo di unità di personale amministrativo.
Nei mesi scorsi le organizzazioni della scuola avevano proposto ai vertici della segreteria tecnica del Presidente Nello Musumeci che la Regione Siciliana si facesse carico di creare una soluzione alla vertenza attraverso una cabina di regia che prevedesse l’interazione tra i dipartimenti Lavoro, Famiglia e Istruzione per individuare una serie di azioni volte a restituire servizi ai cittadini siciliani e al contempo a far ritornare tutti gli ex 1800 lavoratori in servizio.