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Formazione Professionale

Audizione presso la V Commissione Legislativa all’ARS

Il 20 marzo u.s. si è svolta la seconda audizione sullo stato di attuazione della misura riguardante il Reddito di Cittadinanza. La seduta, dopo mesi di assenza del Governo Regionale dalla V Commissione Lavoro, è da ritenersi positiva non perché siano emerse delle novità rispetto alle notizie stampa sui cosiddetti Navigator e sul loro reclutamento in Sicilia, ma per la presenza dell’Assessore Regionale al Lavoro che si è dichiarato disponibile a un confronto, sia con la Commissione legislativa di merito sia con le OO.SS., al fine di trovare uno sbocco alla difficile e complicata situazione riguardante i servizi per il lavoro nella nostra Regione.

E’ utile, tuttavia, fare una sintesi della discussione che si è sviluppata in seno alla Commissione. L’Assessore ha confermato le notizie stampa circolate sia dopo la Conferenza Stato-Regione sia dopo l’Unificata. I Navigator che Anpal Servizi selezionerà non saranno più 6000 ma 3000 a livello nazionale ma sul resto delle assunzioni ancora non c’è un accordo specifico e definitivo sulle risorse e sul ruolo delle Regioni.

Con riferimento alle 109 unità di personale riconosciute alla Regione Sicilia nell’ambito dell’attuazione del cosiddetto Job Acts è utile rammentare che la trasposizione delle dichiarazioni del Dirigente Generale nel verbale della V Commissione del 29/01/2019 non è stata felice e ciò, ha determinato la diffusione di notizie destituite da ogni fondamento che accreditavano l’avventa selezione di 111 (in realtà 109) unita lavorative presso i Centri per l’Impiego.

Contrariamente a quanto riportato nel verbale, nessuna selezione delle 109 unità lavorative è stata eseguita. E’ stata sottoscritta, invece,  la prevista convenzione con Anpal ma si è ancora in attesa del via libera del Ministero. Solo dopo l’autorizzazione ministeriale sarà possibile stabilire modalità, procedure e selezioni delle unità.

Le OO.SS. hanno sollecitato il Governo Regionale a chiarire alcuni aspetti che risulteranno fondamentali nella risoluzione della vertenza. In primis se le Regioni potranno definire in assoluta autonomia modalità e criteri propri per selezionare le unità lavorative spettanti in base al testo approvato alla Camera dopo la ripartizione del numero stabilito a livello nazionale.

E’ importante, infatti, stabilire, se la Regione Siciliana potrà attingere dall’Elenco unico a esaurimento basandosi sulla competenza e l’esperienza accumulata in tanti anni dagli operatori oppure dovrà bandire concorsi il cui requisito principale d’accesso sia la laurea.  

Inoltre, a prescindere dalle misure nazionali sul Reddito di Cittadinanza, è fondamentale che la Regione si doti di un suo progetto che preveda un servizio diffuso sul territorio regionale con sedi multi – missione, capace di erogare politiche attive delegate dai CPI e politiche d’inclusione sociale anche a valere delle risorse comunitarie considerato il ragguardevole numero di domande di accesso al reddito di cittadinanza.

La valutazione della UIL si basa sugli attuali percettori di REI che sono circa 100.000 nuclei familiari e sui parametri ISEE. La forbice stimata è tra 300.000 e 400.000 nuclei familiari. La stima coincide con quella dalla Banca d’Italia.

Se questo dato fosse confermato il totale dei cittadini/utenti potenzialmente interessati ai servizi per il lavoro si attesterebbe, partendo da un numero medio di 2,71 componenti per nucleo familiare, tra 630.000 a 1.084.000.-.

Un numero enorme che potrebbe provocare un impatto devastante sia per i CPI sia per l’INPS regionale ove si prevedono circa 350 pensionamenti con quota 100.

Altro dato posto all’attenzione della Commissione e del Governo è una riorganizzazione dei CPI con passaggi di livello in verticale del personale in organico. La decisione oltre a dotare gli uffici delle figure professionali necessarie presidiare alle procedure amministrative connesse al reddito di cittadinanza, determinerebbe uno spazio nei livelli di accesso utile anche alla risoluzione della vertenza dei cosiddetti sportellisti.

L’Assessore si è dichiarato disponibile ad avviare un confronto serio sulla problematica complessiva che comprenda anche i pensionamenti e gli esodi volontari.

Prendere atto che il Governo Regionale voglia iniziare un confronto costruttivo con le OO.SS. sulle politiche attive e sulle politiche d’inclusione che intende mettere dentro tutte le vertenze collegate, è positivo e lascia sperare in una svolta effettiva nell’azione di Governo.

Siamo stati chiari, i confronti si avviano se la volontà politica è quella di trovare una soluzione e chiudere le vertenze. Non ci illudiamo che sarà una passeggiata, ma siamo convinti che senza un progetto regionale sui servizi per il lavoro il rischio concreto e che si crei altro precariato lasciando al palo chi per anni le politiche attive le hanno effettivamente erogate.

Al lavoro con umiltà e impegno per cercare di dare una risposta ai lavoratori che da anni la aspettano.