Quando si pongono limiti, non siamo in presenza di una cura, non di sintomi, ma di una malattia
La libertà di insegnamento è un bene fondamentale in un società democratica – così il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi – in merito alla vicenda dell’insegnante di Palermo.
La libertà è un bene universale, così prezioso, che non ci si accorge della sua importanza fino a che non se ne segnano i limiti. Quando si pongono limiti, siamo in presenza non di una cura, non di sintomi, ma di una malattia, in corso. Che diventa rapidamente infettiva – aggiunge Turi, con preoccupazione.
Quel che è accaduto a Palermo non deve ripetersi. Per fortuna abbiamo una scuola nazionale che dovrebbe consentire a tutti gli insegnanti, come previsto dalla Costituzione, di esercitare le loro prerogative. Immaginiamo che cosa potrebbe accadrebbe se l’istruzione fosse in mano a questo o quel Governatore regionale.
Siamo sicuri che il nostro corpo docente conosce bene il valore del lavoro che svolge in classe ogni giorno con passione, onestà, dedizione. Proprio per dare visibilità a questo lavoro quotidiano, che merita considerazione e rispetto, stiamo organizzando – continua il segretario UIL Scuola – una iniziativa unitaria Palermo, per mobilitarci contro questa deriva autoritaria che – rilancia Turi – è meglio prevenire che curare.