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Lo stato della vertenza riguardante il settore della formazione Professionale, sia sul versante della filiera degli interventi sia su quello dei servizi formativi, impone alcune riflessioni.

La V commissione legislativa all’ARS ha esitato all’unanimità un disegno di legge il cui impianto generale potrebbe essere pure condiviso, ma purtroppo che non recepisce le nostre osservazioni in merito alle tutele e alla salvaguardia occupazionali.

Le questioni rispetto al tema delle tutele sono sostanzialmente tre: la precedenza e/o priorità a favore dei lavoratori inseriti nell’albo con data di assunzione entro il 31/12/2018 nelle nuove assunzioni; la riserva di quote percentuali consistenti di personale ausiliario e amministrativo opportunamente riqualificato  in altri settori lavorativi finanziati dalla Regione (vedi agenda digitale); snellimento delle procedure capace di assicurare l’assolvimento degli obblighi contrattuali (regolare erogazione delle retribuzioni ai lavoratori.

Per fare ciò non c’era bisogno di sostituire la L.r. 24/76 bastava modificarla nelle parti che si ritengono non più attuali. In generale una legge non si cambia perché datata soprattutto quando la legge in questione è una ottima legge. Abbiamo già chiesto al Presidente della V Commissione Legislativa di ritornare a ridiscutere del ddl esitato.

Per quanto attiene ai servizi per il lavoro registriamo un comportamento assurdo del Governo Musumeci! Sembra di assistere ad una rappresentazione del teatro di Ionesco. Il Governo Regionale  ha scelto di non decidere perché scegliere contempla anche la possibilità di essere criticati, a volte anche aspramente. A cosa serve allora un Governo che non decide? forse serve solo a sopravvivere nell’attesa furbesca che arrivino tempi migliori! o che altri gli tirino le castagne dal fuoco. I servizi per il lavoro e le politiche attive, ma anche le politiche sociali sono state oggetto di confronto continuo negli ultimi tre anni, in particolare con gli ex assessori Miccichè e Mangano. In merito ai servizi per il lavoro lo scopo era quello di approntare un servizio diffuso sul territorio che aiutasse sia chi aveva perduto il lavoro sia le loro famiglie. Nell’ambito di questo ambizioso progetto, che doveva reggere alla rigorosa filiera degli organi di controllo Corte dei Conti in primis. avrebbe trovato soluzione la vertenza dei lavoratori degli ex sportelli. Di tutti non solo di una parte di lavoratori!

Ai confronti sindacali era spesso presente qualche noto ed autorevole esponente dell’attuale maggioranza di Governo che in prossimità della campagna elettorale si allenava a fare  gli apprendista stregone ed a organizzare proteste contro gli assessori di allora. Dicevano “La norma sugli ex sportellisti c’e! Bisogna solo applicarla!” mentre l’attuale  Presidente della Regione solidarizzava con i lavoratori che legittimamente protestavano  sotto Palazzo d’Orleans.

Ma perché l’On. Musumeci, all’epoca candidato a Presidente della Regione e  quegli stessi apprendisti stregoni,  che ora sono divenuti rispettivamente Presidente e Assessori dell’attuale Governo non applicano le norme sugli sportelli approvate dal Parlamento Siciliano? Non è piu’ cosi facile come dicevano allora?

L’Assessore Scavone, da qualche mese titolare della delega al lavoro, aveva dichiarato il necessario impegno di Governo per la risoluzione della vertenza. Oggi però si muove con estrema prudenza e all’atto dell’insediamento del tavolo tecnico il 23/07/2019 istituito allo scopo di approfondire e risolvere  eventuali impedimenti alla ricollocazione degli ex sportellisti non prende impegni, né assume una posizione netta nel merito della vertenza degli operatori degli  sportelli multifunzionali, addirittura delega il suo Capo di Gabinetto, che pur avendo ricevuto mandato pieno, non  illustra nè un piano per la ricollocazione del personale nè scioglie il nodo su come scegliere le unità lavorative previste dal Piano Straordinario di potenziamento dei Centri per l’Impiego posto che la Regione è la titolare delle politiche attive del  lavoro.

Non è’ semplice, ma neanche impossibile riportare al lavoro tutti, ma in mancanza di scelte e di determinazione restiamo nel bel mezzo anzi nel bruttissimo impatto del solito nulla di fatto!

Purtroppo il buongiorno l’ha dato il Governo Nazionale (che pure ha il merito indiscusso di avere appostato delle risorse per il Piano di rafforzamento dei Centri per l’Impiego), quando ha cestinato la risoluzione della V commissione Legislativa tesa ad ottenere una deroga per la Sicilia sulle assunzioni dei cosiddetti Navigator a favore degli ex sportellisti.

Il Governo Regionale dal canto suo non ha proposto nessuna soluzione, tranne comunicare la notizia che farà i concorsi. Potevano risparmiarsi questo fiato. Lo sforzo richiesto non era questo.

La politica era assente al tavolo … chiederemo che venga convocata la V Commissione per esigere una pozione da parte del Governo Regionale per bocca degli Assessori al Lavoro, alla Formazione, al Bilancio e alla Funzione Pubblica.

Poi se resteremo ancora una volta delusi adotteremo ogni protesta utile per contrastare la condotta del Governo Musumeci nei confronti dei lavoratori e delle loro famiglie.