A distanza di quasi cinque anni dall’irrogazione della sanzione, il Tribunale di Palermo, in persona della dott.ssa Cinzia Carla Soffientini, con la sentenza n. 865/2020, ha accolto il ricorso della dirigente scolastica Maria Luisa Randazzo che era stata sospesa dal servizio e dallo stipendio per due mesi. La dirigente aveva subito nell’anno 2016 un procedimento disciplinare davanti all’U.C.P.D., istituito presso l’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia, e all’esito di questo era stata sanzionata con un provvedimento di sospensione conservativa. L’accusa era quella di non aver tempestivamente ordinato la chiusura dell’Azienda Agraria “Bosco Falconeria”, annessa all’Istituto Superiore di Istruzione “Danilo Dolci” di Partinico.
Dopo aver impugnato la sanzione, nel corso del giudizio, la dirigente, assistita dall’Avv. Marco Lo Giudice, è riuscita a dimostrare al Tribunale di aver intrapreso un’opera di bonifica dell’Azienda agraria, che era stata “ereditata” dalla pregresse gestioni in stato di totale abbandono.
La sentenza ha espressamente riconosciuto che l’azienda era in stato di totale abbandono prima dell’insediamento della Randazzo e che la stessa si era adoperata con le risorse disponibili a riavviarla. Peraltro, rileva la sentenza che la competenza a ordinare la chiusura di un’azienda così rilevante non apparteneva al D.S. ma al Consiglio d’Istituto.
Il Giudice ha così annullato la sanzione di due mesi di sospensione irrogata con provvedimento del 14.06.2016 e per l’effetto ha condannato l’Amministrazione resistente alla restituzione delle relative somme trattenute, con interessi e rivalutazione.
Soddisfatto Claudio Parasporo, Segretario Generale UIL SCUOLA SICILIA, per la vittoria ottenuta grazie al sostegno dell’organizzazione sindacale.