TURI: LA PRECARIETÀ DEL LAVORO È TEMA CHE RIGUARDA TUTTI.
Sono in gioco migliaia di posti di lavoro, vogliamo una scuola in presenza e in sicurezza. Servono provvedimenti d’urgenza.
La Uil Scuola domani sarà in piazza con i lavoratori che protestano contro le scelte operate nel decreto del Governo.
La manifestazione indetta da Cgil, Cisl e Uil per “ripartire dal lavoro” ha tra i suoi temi centrali la proroga dei licenziamenti e la sicurezza sul lavoro.
Nella scuola un insegnante su quattro è precario – sottolinea il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi – siamo arrivati ad avere 200 mila insegnanti con contratti a tempo. Un sistema scolastico che guardi al futuro non può reggersi con questi livelli di precarietà del personale.
La scuola è dentro un grande fraintendimento che ha risvolti politici con conseguenze pratiche gravissime.
Nello stesso giorno, con la mano destra il Governo si impegnava con le segreterie confederali di Cgil, Cisl e Uil firmando il patto sulla scuola; con la mano sinistra varava un decreto che offre ristori e sostegni al Paese ma non al personale della scuola a cui riserva solo ulteriori impegni lavorativi come se la pandemia fosse stata un periodo di ferie.
Sono in gioco migliaia di posti di lavoro, vogliamo una scuola in presenza e in sicurezza, con le persone in organico già a settembre – piega Turi – per questo ci sarà una rappresentanza della Uil Scuola domani davanti a Montecitorio con le confederazioni per rivendicare sicurezza e lavoro per i nostri lavoratori che meritano rispetto.
Che ci sia bisogno di stabilità e certezze lo confermano anche le iniziative dei tanti coordinamenti di precari che – osserva Turi – guardiamo con simpatia ed attenzione, che hanno smesso di litigare e protestano insieme per gli stessi obiettivi da noi rivendicati.
Torneremo a far sentire la voce di protesta del mondo della scuola contro provvedimenti legislativi che intervengono su materie contrattuali, come orari e lavoro, il prossimo 9 giugno, con gli altri sindacati della scuola.