Il Governo Musumeci mostra il suo vero volto. Appena due anni fa Il Presidente in piena campagna elettorale, dichiarava all’ANSA, che alla vigilia delle elezioni servivano impegni chiari e accusava gli avversari politici di speculare sulla pelle degli operatori della formazione <<I formatori vanno tutelati e valorizzati creando una struttura regionale agile e snella per restituire il sistema formativo alla sua naturale funzione>>.
Ha fatto il contrario dell’impegno assunto; la solidarietà mostrata ai gruppi di lavoratori che manifestavano sotto Palazzo d’Orleans, la minaccia di marce contro l’assessore del lavoro della giunta precedente, reo di non applicare le leggi esistenti sulle politiche per l’impiego, un teatrino di pessimo gusto. Dopo due anni di attesa, il Governo Musumeci forte degli impegni presi con i lavoratori in campagna elettorale, è riuscito dove tutti avevano fallito cioè a cancellare la l.r. 24/76 e conseguentemente anche il capitolo di bilancio a essa dedicato.
Il Governo Regionale che si è dichiarato disponibile a un confronto, con le OO.SS. sulle tutele del personale della formazione professionale, interventi e servizi, avrebbe dovuto chiedere al Presidente dell’Assemblea di rinviare la trattazione del testo e fare tesoro degli esiti del confronto in essere. Eravamo disposti a sostenere tutte le riforme possibili purché le tutele per i lavoratori fossero ricontrattate e i voucher aboliti. Il testo non è stato emendato e dunque, anche se la legge approvata ha qualche spunto positivo, a noi il testo definitivo nel suo complesso non ci piace per niente.
L’unica tutela per i lavoratori inseriti nell’Albo è rappresentata dall’accordo contrattuale trilaterale del 23/07/2018 e da quelli aziendali. Diversi Enti cominciano a trasformare i rapporti di lavoro da T.D. a tempo indeterminato e assumere direttamente con contratti di lavoro a T.I.