La Uil Scuola dopo avere inviato il documento unitario alla stampa congiuntamente Flc CGIL e Cisl scuola avvista un concreto rischio di un’altra crisi del settore relativamente alla perdita di lavoro di lavoratori che oggi operano negli enti minori e che rappresentano il maggiore numero di personale impiegato a tempo indeterminato.
La UIL Scuola intende confrontarsi con il neo Assessore sui temi dei mantenimenti dei livelli occupazionali su come interviene nell’immediato al riordino del sistema della Formazione Professionale magari a partire già dagli avvisi di prossima emanazione vedi percorsi IeFp e programma GOL .
Oggi ci spaventa molto se il sistema dell’offerta formativa viene concentrato a pochissimi soggetti spesso anche poco organizzati sia sul piano tecnico organizzativo e sul personale dipendente subordinato.
La domanda che avremmo voluto fare all’assessore, perché il governo ha scelto la strada di continuare a fare crescere sempre di più le attività formativa di soli pochi enti e non quella di destinare agli enti gestori le risorse proporzionalmente alla propria capacità organizzativa di fare formazione? Perché non è stata mai accolta la richiesta delle UIL Scuola di creare una rete per vedere dove sono allocati gli enti di formazione prima di consentire aperture di nuove sedi? E’ forse questa l’agenzia unica a cui si riferiva il Presidente Musumeci nella sua campagna elettorale?
Eppure l’art. 3 della L.R.23/19 è chiaro “La Regione, in coerenza con i criteri ispiratori dell’azione formativa professionalizzante, persegue i seguenti obiettivi: q) applicare i principi di parità di trattamento, di trasparenza, di proporzionalità, di mutuo riconoscimento nella selezione degli enti attuatori e la relativa assegnazione dei finanziamenti, eppure oggi ci troviamo a gestire enti che hanno circa 30 sedi sparse per l’itero territorio Siciliano con meno di 30 dipendenti a tempo indeterminato neanche uno per sede. I controlli chiesti dal Sindacato che fine hanno fatto?
Abbiamo chiesto un incontro all’assessore alla formazione subito dopo il suo insediamento pure un sollecito, ma evidentemente questo governo ha deciso di non trattare con le OO.SS maggiormente più rappresentative di comparto ma di volere decidere in autonomia come già altri dipartimenti fanno vedi garanzia giovani fase 2.
Penso che l’assessore conosca il regime in cui operano gli enti di formazione, in sovvenzione ,e che pertanto il governo se vuole può introdurre una clausola negli avvisi che garantisca gli enti e il proprio personale.
Vorremmo conoscere se l’assessore intende fare osservare l’accordo del 23 luglio 2018 per il recupero del personale iscritto all’albo della formazione professionale, e quanto prevede la L.R.23/2019 in materia di formatori e personale dipendente “Art. 15” e l’applicazione dell’unico CCNL del comparto della Formazione Professionale sottoscritto dalle OO.SS. maggiormente più rappresentative che garantisca gli stessi diritti le stesse ore d’aula e le retribuzioni a tutti i lavoratori del comparto.
in mancanza di un riscontro che di avvio di un vero e proficuo confronto sull’utilizzo delle risorse europee, nazionali e/o del PNRR , condizione non solo auspicabile ma obbligatoria saremo costretti rappresentare agli organismi europei la scelta centralistica del Governo Regionale.