APPELLO AI GRUPPI POLITICI DELL’ARS: SERVE UNA SVOLTA
La Formazione siciliana dispone tantissime risorse per i prossimi anni, il settore va qualificato e meglio controllato. Condizione essenziale per avere garanzie di una buona occupazione ( continuità lavorativa e rapporto di lavoro qualificati) e di rispetto dei diritti fondamentali dei lavoratori (regolarità pagamenti stipendi e più opportunità lavorative). Non basta pubblicare avvisi, ad ogni costo, per soddisfare l’attesa di affidamento da parte degli Enti. Questi Vanno qualificati dimostrando le capacità di realizzare una buona formazione e buona occupazione. Questa è la condizione indispensabile per voltare pagine con le pagine buie della Formazione che la regione ha alimentato per decenni.
Dall’Assessore Regionale Alessandro Aricò ci aspettavamo atti di coerenza con quanto avevamo discusso nel confronto dell’incontro del 9 agosto scorso.
Invece l’Assessore ha scelto di continuare sulla stessa strada del passato non inserendo le innovazioni richieste negli avvisi bandi e circolari che finanziano la Formazione professionale in Sicilia. Ancora una volta la priorità diventa la premura a pubblicare gli Avvisi per soddisfare un evidente interesse di consenso elettorale.
Così la Formazione finanziata dalla Regione resterà dominata dalle vecchie e costose logiche del passato. Sempre peggio, tanti più soldi disponibili rispetto agli anni passati ma poca attenzione ai reali fabbisogni formativi, alle garanzie di continuità occupazionale degli operatori, ed una evidente volontà di assicurare una quota rilevante di spesa formativa a beneficio di pochi Enti.
Una Formazione Professionale, quella della Regione Sicilia, che rischia di restare dominata ancora dalla politica e che sembra non avere imparato nulla dai guasti e sfasci economici, sociali e professionali, causati negli anni passati. Il Sindacato chiede di cambiare pagina e intraprendere percorsi virtuosi.
Per questo serve un confronto sociale serio, leale e produttivo nel merito. Scelta indispensabile quando si tratta di decidere su temi socialmente rilevanti come la Formazione e il Lavoro.
Avevamo discusso sulle modifiche ed integrazioni da apportare agli avvisi degli IeFP riguardanti i I, II e III anni, avevamo registrato una apertura alle nostre richieste ed invece, nel volgere di poche ore, l’Assessore ha disposto la pubblicazione dell’Avviso concernente i primi anni dei percorsi IeFp.
Rileviamo una scelta grave e unilaterale da parte dell’Assessore. Nonostante il Parlamento Siciliano abbia approvato una legge che modifica l’art. 12 della L.R. 23/2019 introducendo l’obbligo per l’amministrazione di finanziare un numero massimo di percorsi per ciascun ente, il Dipartimento competente adotta e rende noto l’Avviso riguardate i primi anni dei corsi IeFp proprio un giorno prima della pubblicazione della modifica in GURS. Perchè tanta fretta? perché non aspettare ed adeguare l’avviso alla luce delle decisioni dell’ARS? Una premura e audacia molto sospetta e irrispettosa del confronto con le parti sociali e della stesso Parlamento Siciliano.
Abbiamo condiviso e richiesto l’inserimento di un limite massimo al numero dei percorsi attivabile da parte di ciascun ente, per evitare che in Sicilia si realizzi con risorse pubbliche la concentrazione dell’offerta formativa nelle mani di pochi Enti e dunque di pochi soggetti. Altro che libera concorrenza come auspica l’Unione Europea!, questo sì chiama oligopolio.
Ora tutti comprenderanno cosa intendeva Musumeci nella campagna elettorale di 4 anni fa quando parlava di agenzia unica per rilanciare la Formazione Professionale i in Sicilia.
Avevamo sollecitato l’inserimento dell’obbligo per gli enti di assumere, in caso di necessita di nuovo personale, prioritariamente quello inserito negli albi istituiti per legge della Regione. Neanche un cenno nell’avviso pubblicato. Riteniamo, questo, un atto gravissimo che va subito rimosso da parte del Governo regionale.
L’unica novità positiva, ma aspettiamo gli atti finali, riguarda la sottoscrizione della convenzione con Formez e Indire per avviare i percorsi di aggiornamento e riqualificazione del personale della formazione professionale.
Anche qui, si è perso tantissimo tempo per colpa dei massimi vertici di questo Governo ritardando un necessario processo di qualificazione degli operatori del settore.
All’assessore Aricò chiediamo con forza di ritornare sui suoi passi ed aprire un confronto vero con le parti sociali chiediamo ai Gruppi parlamentari dell’ARS di intervenire in tal senso.
Anche in Sicilia la Formazione professionale va cambiata e riorganizzata su criteri di qualità, rispetto dei diritti degli operatori e delle regole che impongono controlli più efficace e reali. Siamo ad una svolta epocale e
Non intendiamo permettere che un solo uomo o interessi immediati determinino i destini di tante persone e di una Regione che come le altre si appresta a spendere risorse del PNRR che prevede, come prassi definita, un proficuo e strutturato confronto con le parti sociali.